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NEL 2021 MONTE S. ANGELO E IL SITO SERIALE “I LONGOBARDI IN ITALIA” CELEBRERANNO I 10 ANNI.

Nel 2021 Monte Sant’Ange­lo e il sito seriale “I Longobar­di in Italia” celebreranno i 10 anni dal riconoscimento UNE­SCO. Le tracce longobarde del Santuario di San Michele Ar­cangelo, infatti, insieme ai Beni di Cividale del Friuli, Bres­cia, Castelseprio-Torba, Spo­leto, Campello sul Clitunno e Benevento dal 25 giugno 2021 sono iscritte nella prestigiosis­sima Lista dei beni Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelato dall’UNESCO. Per la Città pug­liese che detiene ben due riconoscimenti UNESCO ( l’altro è rappresentato dalle faggete ve­tuste della Foresta Umbra) e il sito seriale fondamentale è il Piano di gestione UNESCO che ci si appresta ad aggiornare per il prossimo quinquennio accompagnati da Links Foun­dation. “Sarà un Piano di ges­tione partecipato che sarà con­diviso con tutti gli stakeholder per creare un documento stra­tegico e di coordinamento op­erativo” – spiega il Sindaco Pierpaolo d’Arienzo. Oggi, in­fatti, si terrà l’incontro Online “Monte Sant’Angelo 2025: la Vi­sion, le strategie”. Tutte le info su www.italialongobardi.it All’incontro – che sarà tras­messo dalle ore 15 in diretta streaming sulla pagina facebook istituzionale del Comune di Monte Sant’Angelo – oltre al Sindaco d’Arienzo e all’As­sessore alla cultura e al turis­mo Rosa Palomba, hanno con­fermato la loro partecipazione e porteranno il loro contributo: il Vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, dall’Ufficio UNESCO del Mib- act e referente Legge 77/2006 Angela Maria Ferroni, il Pres­idente del Parco del Gargano Pasquale Pazienza, i professori Ponzio e Aulisa dell’Universi­tà degli Studi di Bari, l’Arcives­covo Mons. Franco Moscone e il Rettore del Santuario Padre Ladislao Suchy, il Presiden­te della Camera di Commercio Damiano Gelsomino, i comu­ni di Andria e Alberobello, altri importanti ospiti istituzionali e rappresentanti di diverse im­prese e associazioni culturali.

FINO AL 4 DICEMBRE LA MARATONA DIGITALE LON­GOBARDA – L’Associazione Italia Langobardorum – che la scorsa settimana ha eletto il nuovo Presidente, l’Assessora di Benevento Rossella Del Prete che succede alla Vicesindaca di Brescia, Laura Castel­letti – è la struttura che ges­tisce il sito seriale “I Longobar­di in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”. È nata nel 2008 ed ha sede presso il Comune di Spoleto. È costituita dai Comu­ni di Benevento, Brescia, Campello sul Clitunno, Castelseprio, Cividale del Friuli, Mon­te Sant’Angelo, Spoleto, dalla Fondazione CAB-Istituto di cultura Giovanni Folonari e dal Ministero per i Beni e le Attivi­tà Culturali. Passati quasi 10 anni dall’ingresso nella Lista del a­

trimonio Mondiale, per l’Asso­ciazione Italia Langobardorum è arrivato il momento di fare il punto e aggiornare il Piano di Gestione, in maniera parteci­pata, all’insegna dell’innovazi­one e della continua valoriz­zazione del Sito che patrocina e gestisce.

Un anno infausto per l’or­ganizzazione di tavoli condivi­si e di incontri, ma la ferma vo­lontà del comitato di gestione nel voler comunque trovare la modalità più consona affinché il lavoro di realizzazione del pi­ano sia “condiviso” ha porta­to alla sua ideazione al 100% online e virtuale. Per la prima volta in Italia, un momento di così profonda importanza per un’associazione come quella

longobarda che già di suo, nel racchiudere i siti di sette città diverse, contiene insita la ne­cessità dello spostarsi per po­ter progettare insieme, diventa virtuale e interattivo per coin­volgere i partecipanti e promu­overe al meglio la co-progettazione e la relazione.

La soluzione trovata è sta­ta l’ideazione e la realizzazi­one di una piattaforma online sulla quale programmare in­contri virtuali, con la modalità dell’Hackathon”.

Si è pensato ad una agen­da condensata in quattro gior­ni (dall’l al 4 dicembre) in cui si concentreranno tutti gli in­contri di partecipazione, sia delle singole componenti, sia di rete, insieme ad alcune attività informative e divulgative. Sarà reso disponibile sulla piatta­forma un form, per raccogliere progettualità e idee utili alla stesura finale del documento. Una chat rimarrà attiva quo­tidianamente per rispondere a domande, curiosità, e per as­sistere gli utenti nell’uso della piattaforma. Le attività realiz­zate, il numero di persone co­involte e le progettualità, idee e proposte raccolte saranno pre­sentate al termine dell’evento, venerdì 4 dicembre, consider­ate come utile punto di parten­za per definire le priorità e le strategie di realizzazione dei progetti futuri per il sito longo­bardo.

IL PIANO DI GESTIONE è uno strumento atto a garan­tire nel tempo la conservazione dei valori eccezionali sui quali si basa l’iscrizione del sito alla Lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità UNESCO. Redig­ere un Piano di Gestione con­siste nell’esaminarne le forze e gli attori presenti sul terri­torio, tanto nel campo cultur­ale quanto in quello socioeco­nomico e turistico. Attraverso il coinvolgimento dei diversi soggetti portatori di interesse si dovranno definire, insieme ai tecnici e ai gestori, le strat­egie che saranno intraprese per garantire lo sviluppo e la promozione del sito insieme alla tutela e valorizzazione del suo patrimonio, attuando così un’opportuna gestione dello st­esso. Il Piano di Gestione è un documento strategico e di coordinamento operativo che definisce gli obiettivi da con­seguire e che provvede all’indi­viduazione delle relative azioni e delle modalità attuative da in­traprendere. Oggi, a dieci anni dall’iscrizione del sito “I Lon­gobardi in Italia: i luoghi del potere” all’interno della WHL UNESCO, avendo consolidato una rete territoriale composta dalle sette componenti, gestita concretamente dall’Associazi­one Italia Langobardorum, il sito ha la necessità di un docu­mento di gestione utile, snello e di facile utilizzo. Il metodo pro­cedurale proposto per la sua realizzazione è semplice e an­drà a considerare future pro­gettualità, proposte dalle com­ponenti, che possano essere fi­nanziariamente sostenute pre­vedendo una tempistica di realizzazione di breve-lungo o me­dio periodo.