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Eliambulanza Vieste, il botta e risposta tra Vendola e il sindaco Nobile

Illustre Sindaco,
riscontro la Sua preoccupata nota del 1° Settembre u.s. circa la soppressione del servizio di eliambulanza a decorerrere dall’ 11 settembre p.v. Come Le è stato opportunamente illustrato dall’Assessore alla Salute, nel corso dell’incontro svoltosi a Bari prima della pausa estiva, non  si tratta di una soppressione ma della trasformazione del servizio di eliambulanza nel più efficace servizio di elisoccorso, dotato di adeguate assistenza medica e infermieristica a bordo del vettore.
Tale servizio, attivo in tutte le Regioni d’Italia, garantisce interventi più incisivi, tempestivi e utili alla salvaguardia della pubblica salute e quindi garantisce standards di sicurezza di gran lunga superiori a quelli offerti dal semplice trasporto in eliambulanza.
I primi riscontri in nostro possesso ci confermano in questo convincimento.
Sarà, tuttavia, mia cura fornirLe i dati definitivi al termine del periodo di sperimentazione previsto per la fine del corrente anno.

Con i saluti più cordiali

Nichi Vendola

Caro Presidente,
pur ringraziandoLa per la replica alla mia del 1°settembre, non Le nascondo la mia profonda delusione per il tenore alquanto sbrigativo della Sua risposta e per il (di fatto) mancato accoglimento di una richiesta di incontro sulla delicata questione. Tale occasione –voglio rimarcarlo con la massima evidenza- sarebbe servita ad inquadrarLe opportunamente i contorni e le implicazioni di tutta la vicenda (la quale –è questo il Vostro errore capitale- non può richiedere un approccio di stampo meramente tecnicistico, statistico e ragionieristico e mortificarla all’altare di un’arida liturgia analitica e controanalitica). Di dati e statistiche si può anche morire! E se si propongono dati, occorre tener conto che gli stessi possono essere confutati da altri dati, assistibili –anche loro- dal crisma dell’attendibilità e difficilmente sovvertibili. Ne disponiamo anche noi, senza dover attendere la fine della sperimentazione e -dirò di più- avvalorati dai già parziali esiti della stessa.
Mi creda, caro Presidente, sono alquanto stupita che Lei, sempre incline ad un approccio “umanistico” verso questa tipologia di temi, si faccia ora scudo di una logica “tecnico-ragionieristica” per defilarsi dal cuore del problema che ha ben altro spessore per le sacrosante aspettative e tutele a presidio di questo territorio.
Se Lei mi richiama l’approccio manifestatomi dall’Assessore alle politiche della Salute dr. Alberto Tedesco nel recente incontro avuto con Lui a Bari,  lo dico con tutto il rispetto, non fa che ripetere l’errore già commesso dal Suo autorevole delegato alla Salute. Spiace doverlo rimarcare, ma ricade anche Lei nell’ “errare è umano, perseverare è diabolico”. Nel campo del diritto, ma anche in molti altri campi sottoponibili a disciplina e programmazione è conclusione largamente condivisa quella secondo cui è un errore capitale “disciplinare situazioni EGUALI in maniera DISEGUALE, e situazioni DISEGUALI in maniera EGUALE”. Voi state incorrendo in questo errore! volete trattare il problema salute del Gargano nord, come se fosse un comune problema di un qualsivoglia ambito territoriale omologabile ad ordinari standards di assistenza sanitaria. COSI’ NON E’! E se mi avesse riconosciuta la possibilità di incontrarLa, Le avrei spiegato il tutto con dovizia di particolari. Sul servizio di Eliambulanza, noi non rivendichiamo privilegi di campanile; non invochiamo un trattamento specifico per smarcarci da quello riservato all’intera provincia di Foggia perché troppo estesa e dunque omologante. Noi invochiamo un trattamento (minimo, ma accettabile con il mantenimento dell’Eliambulanza a Vieste) che è dato dalla specificità dell’esistente di una fetta di territorio interessata da carenza e/o precarietà di collegamenti per il trasporto di malati e dalla endemica lontananza di un presidio ospedaliero accettabilmente raggiungibile via terra. Un caso, una specificità più unica che rara, in tutto il territorio regionale, se non nazionale! Fu proprio questa la ratio per la quale dal lontano 1995 ci venne riconosciuto detto servizio con specifica voce di bilancio. Ed oggi non lo si può confondere o ricomprendere nel servizio di Elisoccorso, diretta emanazione del potenziamento del servizio 118, che –ribadiamo, a scanso di equivoci- non possiamo non apprezzare, ma nello stesso possiamo ben continuare a ritenere non rispondente alle nostre specifiche esigenze.

Quanto da Voi predisposto con il servizio di elisoccorso, nonostante le modulari dimostrazioni datali e statistiche, di fatto non rappresenta una risposta adeguata alla nostra “specificità distrettuale” (eufemismo). E’ il trattare in modo eguale una situazione di fatto diseguale, per antonomasia. Lei, in coscienza, ritiene accettabile tale approccio? E ritiene che un Sindaco che è espressione di quella rete di bisogni e di tutela sanitaria possa tranquillamente e senza batter ciglio accettare un simile approccio?

Mi auguro che in questo breve lasso di tempo che ci separerebbe –reitero il condizionale- dalla soppressione de facto del servizio di cui trattasi, Lei abbia modo di rimeditare approfonditamente tutta la vicenda, nonché sulla mia richiesta di incontro, per il quale ribadisco la mia disponibilità.
Resto tuttavia determinata a percorrere ogni via plausibile per il riconoscimento del servizio di Eliambulanza per il Gargano nord, sacrosanto e basilare presidio a tutela del diritto alla salute dei nostri cittadini.
    Distinti Saluti

     Vieste, il giorno 8 settembre 2008

Il Presidente del Comitato dei Sindaci del Gargano nord
                                Sindaco di Vieste
        Dr.ssa Ersilia NOBILE