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Manfredonia- I PESCHERECCI DA 600 RIDOTTI A 180. PAPPALARDO (AGCI): “BISOGNA INVERTIRE LA ROTTA”.

Significativo rico­noscimento della marineria sipontina entrata a fare parte dei vertici nazionali dell’Associazione generale cooperative italiane: il dottor Pasquale Pappalardo, direttore della società cooperativa “Pro­duttori ittici di Manfredonia”, è stato eletto vice presidente nazionale dell’AG- CI italiane e designato responsabile re­gionale del settore pesca.

La nomina nel corso dell’assemblea nazionale tenutasi a Roma nei giorni scorsi alla presenza della Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova. Pappalardo è il nu­mero 2 al fianco di Gianpaolo Buonfiglio confermato presidente nazionale di AGCI Agrital. Pappalardo è stato altresì chiamato a far parte del direttivo re­gionale che ha confermato alla presi­denza il garganico Giovanni Schiavone e designato il rappresentante della ma­rineria di Manfredonia alla vice pre­sidenza con specifica competenza al set­tore agro ittico alimentare.

Nella pur lunga storia della marineria sipontina non era mai successo che Manfredonia fosse rappresentata nella cabina di comando di un settore tanto importante non solo dal punto di vista economico. La AGCI con sede a Roma ha ima articolata presenza sul territorio nazionale con 19 rappresentanze regio­nali, 7 provinciali e 5 interprovinciali. Inoltre aderisce ad importanti organi­smi europei ed internazionali. Una svol­ta dunque nel settore ittico manfredoniano da troppo tempo irretito in una morsa destabilizzate che ha minato dal­le fondamenta un ambito storicamente saldo riferimento dell’economia non so­lo locale. Una progressiva regressione che ha ridotto i pescherecci da circa seicento unità a poco meno di 180 e a meno di un migliaio gli addetti (nel 1965 una statistica pubblicata da Berardino Tizzani riportava 469 barche motoriz­zate, 1.584 removelici, 3.750 addetti, 4.662 le tonnellate di pesce pescato). Conse­guenza di tale stato di cose è l’inattività da circa quattro anni, del mercato ittico, struttura base portante per la valoriz­zazione del pescato.

«Il riscatto della pesca sipontina comincerà dal mercato ittico» è stato il primo pensiero del neo vice presidente di AGCI, Pasquale Pappalardo. «E’ da tempo che stiamo lavorando come coo­perativa Produttori ittici di Manfredo­nia, alla definizione del passaggio della struttura mercatale dalla Autorità di si­stema portuale alla cooperativa appun­to. Col presidente Ugo Patroni Griffi ab­biamo una buona e costruttiva inter­locuzione. Ragionevolmente per gli inizi dell’anno prossimo riapriremo il mer­cato. Noi stiamo facendo il massimo, poi – ammonisce Pappalardo – i pescatori dovranno metterci del proprio».

Ma naturalmente Pappalardo guarda oltre. «Sul tappeto – riflette – ci sono fondamentali problemi inerenti all’esercizio della pesca quali la prospet­tata riduzione di un altro 15per cento dello sforzo di pesca, le infrastrutture logistiche, l’ammodernamento della fi­liera ittica, l’assistenza previdenziale ai pescatori, una serie di iniziative fina­lizzate al potenziamento e razionaliz­zazione del settore per sostenere i la­voratori del mare, dare valore ai nostri prodotti e meglio fronteggiare la con­correnza».

Michele Apollonio