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Vieste, ELIAMBULANZA: RICORSO AL TAR IN VISTA

A poche ore dalla formale soppressione del servizio di eliambulanza con base a Vieste, il Sindaco Ersilia Nobile annuncia di aver incaricato l’ufficio legale del Comune di vagliare la possibilità di impugnare la concernente delibera della Asl Fg1 davanti al TAR. Al riguardo è stato già inviato ad Asl, Regione Puglia, e Prefetto di Foggia un atto stragiudiziale di significazione e di diffida che costituisce preludio alla volontà dell’amministrazione comunale di Vieste di adire le vie della giustizia amministrativa per vedersi riconosciuta la legittimità a riottenere il servizio soppresso e per invalidare la deliberazione della Asl, risalente al luglio scorso, con la quale si è approvata “in via sperimentale per un periodo di sei mesi la trasformazione del contratto per il servizio di eliambulanza con la società Alidaunia di Foggia (svolto qui da Vieste nda)  in servizio sperimentale semestrale HEMS H/12 (leggasi elisoccorso nda) con la stessa società”.
Tale provvedimento, nonostante la breve proroga estiva concessa dal Commissario Asl Troiano, di fatto decreta la cancellazione del servizio di eliambulanza con base a Vieste. Un servizio, predisposto nel lontano 1995 in forza della particolare collocazione geografica dell’ambito sanitario interessato e tenuto conto dell’assenza di un ospedale di zona, attivato per alleviare le condizioni di trasporto di malati gravi, sottraendoli all’enorme disagio della precarie vie di collegamento stradali con i nosocomi più prossimi dei comuni pedegarganici. Più volte la precarietà del trasporto via terra si è rivelata letale per le condizioni dei pazienti da ricoverare con la massima urgenza.
La deliberazione, nel cui dispositivo si scorge un discutibile preambolo nel quale si giustifica la nuova fase sperimentale con l’intento “di garantire l’equa erogazione dell’assistenza in emergenza a tutta la popolazione della provincia, con particolare attenzione verso la popolazione del Sub-appennino Dauno” (e dunque sorvolando con impareggiabile autoironia sulle particolari condizioni di ambiti quali il Gargano e le Isole Tremiti), stante le prime valutazioni di carattere tecnico-legali evidenziate nell’atto di significazione e diffida “si palesa non solo manifestamente ingiusta, ma presenta vizi di motivazione non superabili ed, inoltre, fondata su presupposti giuridici illegittimi”.
Al riguardo, l’amministrazione comunale manifesta espressamente l’intenzione di difendere i diritti costituzionali della cittadinanza garganica in tutte le sedi giudiziarie opportune. Non mancando di avvertire che nella denegata ipotesi di soppressione del servizio di eliambulanza (da ieri di fatto intervenuta) e qualora per detto motivo dovessero verificarsi episodi di “malasanità”, dipendenti da ritardi e/o omissioni di soccorso, si procederà a denunziare tali fatti alla competente Autorità giudiziaria.