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Processo alla mafia del Gargano: domani si torna in aula

30 i morti ammazzati in 30 anni; 24 gli imputati accusati di mafia, traffici e spaccio di droga, estorsioni numerosi omicidi; 97 il numero delle udienze. Queste le cifre del maxi processo alla mafia del Gargano che da domani, dopo la pausa estiva, riprenderà in corte d’assise a Foggia. In aula di fronte al presidente Michele Cristino si alterneranno gli otto periti incaricati di trascrivere decine di migliaia di intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite nel corso degli anni dai carabinieri nell’ambito del filone di indagini "Iscaro-Saburo". Trascrizioni depositate nei giorni scorsi in cancelleria ed ora a disposizione di magistrati della Dda di Bari e del collegio difensivo. Un processo andato avanti a singhiozzi, la data della prima udienza risale al 6 novembre 2005, che ha comportato la scarcerazione per decorrenza termini – tra il 26 giugno e il 21 luglio scorso – di 10 imputati, tra cui i presunti boss dell’organizzazione criminale. Attualmente in carcere sono rimasti Matteo LiBergolis 35 anni, per il quale i termini di carcerazione scadranno nel marzo 2009 e il fratello Armando di trent’anni, l‘allevatore manfredoniano scarcerato il 26 giugno per decorrenza termini e riarrestato l’8 agosto per non aver obbedito all’ordine della corte d’assise di divieto di dimora in Capitanata. Nelle prossime udienze saranno ascoltati gli imputati e i testimoni citati dalla difesa, poi spazio a requisitoria del pm e arringhe difensive. La corte d’assise spera di giungere alla sentenza entro e non oltre la fine del 2008.