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Foresta Umbra, per l’albergo Rifugio la Provincia prende un primo impegno

L’albergo Rifugio sarà inserito all’interno di una «programmazione turistica che ne esalti le potenzialità, consapevoli del valore dell’immobile e convinti di intervenire con celerità per una sua rivitalizzazione». L’ha garantito l’assessore provinciale al turismo Nicola Vascello rispondendo all’interrogazione presentata dal consigliere provinciale, Rocco Ruo. Il Rifugio, una struttura che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per i turisti che, fra le loro scelte, c’era quella di trascorrere alcune ore della giornata in uno degli angoli, indiscutibilmente, fra i più suggestivi del Gargano.
Stiamo parlando di quel patrimonio ambientale della Foresta Umbra, uno dei pochi esempi di concentrazione di “eccellenze ambientali” che l’Italia può annoverare. Albergo Rifugio di proprietà della Provincia, per decenni venne gestito da un privato. Poi, nei primi anni settanta, s’aprì un contenzioso tra la famiglia Savastano di Monte Sant’Angelo e l’amministrazione provinciale, conclusasi soltanto da poco. L’uscita di scena dei gestori è coincisa con il lento degrado della struttura che, nel giro di pochi anni, s’è trasformata in un rudere con gravi problemi di stabilità tant’è che la Provincia è intervenuta provvedendo a porlo in sicurezza.
Un pò di anni fa, la Provincia affidò l’incarico ad un tecnico per il recupero della struttura. Il progetto elaborato, abbastanza suggestivo, non si limitava al solo recupero dell’immobile, ma ad una articolazione di spazi organizzati. Niente di invasivo, il tutto in coerenza con la vocazione di questo territorio, più unico che raro. Di quel progetto si son perse le tracce; non solo, ma dello stesso albergo “Rifugio” non s’era saputo più nulla, fino ad oggi, a seguito dell’interrogazione del consigliere Rocco Ruo e del nuovo impegno garantito dalla Provincia. A togliere un po’ di polvere dagli scaffali e a riportare un pò di attenzione sull’argomento ci ha pensato, il consigliere provinciale Rocco Ruo, il quale alcuni giorni fa, aveva presentato un’interrogazione al presidente e all’assessore del Turismo di Palazzo Dogana. Una piccola querelle che è servita, innanzi tutto, a ricordarsi che un patrimonio ambientale e naturalistico della Capitanata attende da anni di essere nuovamente preso in considerazione.