Scoppia la polemica tra il consigliere comunale delegato per il porto turistico, Pasquale Pecorelli, e l'assessore regionale al Turismo, Massimo Ostillio. Motivo della querelle, le dichiarazioni rilasciate alla stampa a Milano, in occasione della Bit 2007, dall'esponente regionale a proposito del porto turistico di Vieste in fase di ultimazione per ciò che riguarda il primo lotto funzionale. Parlando dai microfoni di "Ondaradio",
l'assessore Ostillio, richiesto un parere sull'importante infrastruttura, si era lasciato andare ad un giudizio alquanto negativo. "Se penso al porto di Vieste – aveva dichiarato – mi verrebbe da piangere: troppi soldi e spesi con molta lentezza". Questa ed altre dichiarazioni ("per evitare conflitti e concorrenza tra i porti che intendiamo realizzare, manderemo tutti i turisti a Vieste?"), non sono affatto piaciute al consigliere Pasquale Pecorelli, attuale delegato al porto turistico, ma assessore ai LL.PP e vice sindaco nelle scorse consiliature. Definendo "sarcastiche" le dichiarazioni rese da Ostillio a Milano "in un contesto dove si va a promuovere e non a polemizzare", il consigliere Pecorelli, esponente di Forza Italia, accusa l'assessore regionale di "approfittare di qualunque occasione per gettare infondato discredito sulla nostra opera. Lo fece lo scorso anno, sempre in coincidenza con la Bit, sentenziando il blocco dei lavori perché, a suo parere, Italia navigando (la società che avrebbe dovuto gestire il porto turistico di Vieste, ndr) aveva concentrato la sua azione sui porti turistici di Vieste, Brindisi e Taranto, tralasciando le potenzialità della penisola salentina. Dichiarazione, questa, che lo portò, qualche giorno dopo – spiega Pecorelli – ad una vera e propria inversione ad "U", nel corso della visita al porto di Vieste con il presidente Vendola. In quella occasione, infatti, assicurava il completamento della struttura portuale viestana con il finanziamento di cinque milioni di euro, messi a disposizione dal Cipe e dalla Regione, con il protocollo d’intesa stipulato nell’aprile 2005 con Italia Navigando”. Il consigliere Pecorelli, afferma, quindi che Ostillio "anziché piangere farebbe bene a farci conoscere, a distanza di un anno, che fine ha fatto quel finanziamento di cinque milioni di euro circa e se il porto turistico di Vieste, allo stato in cui si trova, dovrà seguire lo stesso iter dei 39 porti turistici che la Regione intende portare a regime nel 2010 (?), molti dei quali esistenti solo sulla carta". Circa, poi, la quantità dei soldi spesi e la presunta lentezza della spesa medesima, il consigliere Pecorelli afferma che "evidentemente all'assessore Ostillio sfugge che al Comune di Vieste, in sede di assegnazione dei contributi Pop 1994/99, non venne assegnata una sola lira in più rispetto a tutti gli altri 18 comuni individuati per la costruzione dei porti turistici, e che circa 1'80 per cento del costo dell'opera è rappresentato dal finanziamento statale del Cipe e dalla quota di partecipazione del Comune di Vieste e dei soci privati. Piuttosto – afferma il consigliere Pecorelli – l'assessore Ostillio non si domanda perché i due terzi di quei 18 comuni, in oltre dieci anni, non sono riusciti a spendere un solo centesimo?" Secondo Pecorelli la cause della "lentezza" della spesa "vanno ricercate in casa regionale. I comuni sono stati lasciati soli in quest'avventura, senza un punto di riferimento e con una miriade di pareri burocratici da richiedere. Per vederci liquidati degli stati di avanzamento lavori – osserva l'esponente politico viestano – abbiamo atteso mesi perché non veniva nominato il responsabile, o perché cambiava spesso il dirigente del settore o perché mancava la figura professionale addetta alla verifica delle spese e all'emissione del decreto di pagamento. Altro che responsabilità del Comune di Vieste". E conclude:" Farebbe bene l'assessore Ostillio ad essere meno irriguardoso nei confronti del Comune di Vieste che, nonostante tutto, sta portando l'opera a compime'nto, coprendo a tutt'oggi circa i195 per cento dell'intero investimento".