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Atletico Vieste – Candela 2 – 1

Molti viestani sono ancora legati a quelle “magiche” prestazioni del campionato scorso, quando la squadra dell’Atletico Vieste esaltava le platee con il suo gioco vertiginoso, che fine hanno fatto quelle folate offensive visto che la squadra è la stessa?
Nessuno vuol raccontare un Vieste diverso..questa squadra si impegna molto, spreca molto e rischia molto, ma soprattutto non molla e quindi riesce a vincere le partite anche dopo il novantesimo. Il Candela era quasi riuscito a rovinare la festa ai viestani, prima pareggiando le sorti della gara e poi rischiando di segnare addirittura il vantaggio, gol negato da una strepitosa quanto spettacolare parata del rientrante Pasquale Bua che ha tolto il pallone dall’incrocio dei pali su un diagonale terribile scagliato di precisione  dall’attaccante Palladino.
Il Candela quindi non poteva fare di più, si è difeso con tanto orgoglio ed ha cercato di rendere la vita difficile al Vieste che sul piano delle occasioni da rete né ha create davvero tante, troppo a tal punto che il non riuscire a realizzarle ha indispettito il pubblico.
Da apoteosi l’azione di Maurizio Gentile che partito da centrocampo era riuscito ad arrivare in area ma il suo tiro purtroppo meritava miglior fortuna, che dire di Rocco Augelli, straordinario giocatore ma “scarso” goleador, da lui tutti vogliono il massimo.
Il pubblico viestano voleva la goleada contro il Candela, nessuno si è accorto che il Vieste soffriva per il non gol, sprecava energie nervose, si impegnava e forse girava a vuoto, Michele Mimmo ci è rimasto male, alle sue orecchie sono arrivati i lamenti dello strano pubblico viestano, quello legato ancora ai ricordi dell’anno scorso.
Il Vieste vorrebbe somigliare a quella squadra dell’anno scorso ma forse i nuovi innesti, forse gli avversari più attenti e meno disposti a concedere spazi, stanno “imbruttendo” il gioco di questo Vieste che per ora non piace.
Ma il Vieste vince ed è secondo in classifica..ma nemmeno questo ha cambiato gli umori ai tifosi!
Al 21′ del st Mimmo mandava in campo Lorenzo Salerno, nessuno si accorgeva della potenza fisica di questo ragazzo, non erano felici i suoi primi tocchi ed il pubblico pronto a riservargli lo stesso trattamento, sembrava ormai finita, l’arbitro concedeva sei minuti di recupero.
Al 47′ Lorenzo Salerno fiutava un pallone invitante, non esitava a colpirlo con tutta la rabbia e la forza possibile, una vera dinamite che gonfiava la rete dell’esterefatto Pinto, era il gol della liberazione per tutti, finalmente il “Riccardo Spina” si univa sotto un unico grido liberatorio.
L’Atletico Vieste ha vinto come si vince nel calcio, soffrendo e non mollando mai, una delle partite più difficili, resa tale anche dal Candela che merita i giusti complimenti per averla giocata alla pari.
Ora il pubblico viestano cominci ad accettare con più garbo questo Vieste che seppur avaro di spettacolo calcistico è così umile da meritarsi la giusta dose di fortuna.

ATLETICO VIESTE: Bua, Silvestri, Di Iorio, Cinque, Sollitto, Campaniello, Augelli Rocco (dal 48′ st Chiappinelli), Ducange (dal 21′ st Salerno), Gentile, Colella, Scarano (dal 21′ st Melchionda). A disposizione: Padalino, Stellato, Merlicco, Laprocina. All: Michele Mimmo
CANDELA: Pinto, Ziri, Croce, Zelano, Mainiero, Diterlizzi, Colangione, Grimaldi (dal 27′ st Mansi), Palladino, De Nittis (dal 16′ st Jungo), Fiscarelli (dal 44′ st Storelli). All: Arciuolo
ARBITRO: Luca De Benedictis di Bari
RETI: al 17′ pt Gentile (rigore), al 20′ pt Palladino, al 47′ st Salerno
AMMONITI: Cinque, Campaniello e Ducange (Vieste), Ziri, Mainiero e Diterlizzi (Candela)
ESPULSI: Pinto del Candela al 50′ st

                                                        Michele Mascia