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PUGLIA/ UDIENZA SU ELEZIONI REGIONALI: TUTTO RINVIATO AL 3 MARZO. SI DOVRÀ COSTITUIRE ANCHE EMILIANO

A stabilirlo sono stati i giudici della Terza sezione hanno comunicato stamattina nell’udienza in cui era prevista la trattazione dei 14 ricorsi presentati nei confronti degli esiti delle elezioni di settembre 2020

Tutto rinviato al 3 marzo, quando il Tar di Bari “pregiudizialmente” solo dei due ricorsi elettorali che riguardano l’attribuzione del premio di maggioranza (27 o 29 seggi al centrosinistra).

E’ la decisione che i giudici della Terza sezione hanno comunicato stamattina nell’udienza in cui era prevista la trattazione dei 14 ricorsi presentati nei confronti degli esiti delle elezioni di settembre 2020 che hanno confermato alla Regione il presidente Michele Emiliano.Tuttavia per esaminare le richieste dei candidati del centrodestra (avvocati Francesco Paolo Sisto e Sabina Di Lecce) sarà necessaria una integrazione del contradditorio, in modo che all’udienza possano partecipare tutti i consiglieri attualmente eletti e lo stesso Emiliano.

Il ricorso sostiene che il metodo di calcolo applicato dall’Ufficio elettorale centrale non è corretto in quanto – per effetto del mancato superamento della soglia di sbarramento del 4% – le liste non entrate in Consiglio non dovrebbero essere considerate nel calcolo della percentuale della coalizione di centrosinistra. Ne consegue che Emiliano rimarrebbe sotto il 40% che garantisce i 29 seggi, e si fermerebbe a 27: i due consiglieri di differenza andrebbero appunto al centrodestra. Una tesi, questa, cui si oppone la stessa Regione.

 Se il ricorso sul premio di maggioranza fosse accolto, andrebbe effettuato un ricalcolo completo dei seggi (che renderebbe oltretutto “superati” tutti gli altri ricorsi). Anche per questo il Tar ha stabilito di dover allargare il contraddittorio, con una notifica per pubblici proclami all’intero Consiglio regionale. La scelta farebbe dunque ipotizzare che la questione posta dal centrodestra non sia ritenuta del tutto infondata, ma i tempi si preannunciano lunghi perché solo dopo che sarà sciolto il nodo sul premio di maggioranza verranno affrontati gli altri temi di ricorso. E’ invece prevista in giornata la decisione sul ricorso presentato da “Senso civico per la Puglia”, che chiede di modificare la modalità di calcolo della percentuale di lista così da superare il 4% ed essere riammessa al riparto dei seggi della maggioranza.

Rinviata a data da destinarsi, invece, la discussione sui ricorsi di Sergio Blasi, Rosa Cicolella (il possibile errore nella assegnazione dei seggi all’interno della lista Pd) e Domenico De Santis che riguarda tre distinti profili.

PARITA’ DI GENERE – Potrebbe essere pubblicata a breve anche la decisione sul ricorso delle associazioni femminili (prima firmataria Nunzia Berardini) che chiede di rinviare alla Corte costituzionale la norma pugliese sulla parità di genere nelle liste elettorali.

Massimiliano Scagliarini

gazzettamezzogiorno