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Rignano, apre i battenti“La caverna del Brigante”

Sarà inaugurato il 6 aprile alle 11.00, il circolo culturale “Jalarde – La caverna del Brigante”. Il sodalizio, nato dall’idea di alcuni giovani del più piccolo comune della Montagna del Sole, si occuperà prevalentemente di sperimentazione alimentare, ovvero, di cosa e come mangiavano e bevevano gli antichi abitanti del Promontorio, dalla preistoria più remota legata al giacimento paleolitico di Grotta Paglicci all’epoca dei briganti, quando la stessa cavità era infestata dalla banda di Gabriele Galardi (Jalarde per i rignanesi, ndr), brigante originario di San Paolo Civitate, che pare abbia nascosto nell’antro un ricco tesoro, fatto di monete, collane, bracciali e pendagli d’oro e d’argento. Galardi visse a Grotta Paglicci nella seconda metà dell’Ottocento. I soci del circolo riproporranno le sue gesta. «L’associazione offrirà, d’intesa con Centri di ricerca e Università italiane e straniere, serate a tema – spiega uno dei soci fondatori, Aurelio Viola -, che abbracceranno le varie epoche della storia dell’uomo: Paleolitico, Neolitico, Età dei Metalli, Protostoria, Medioevo e Storia antica». Per ogni periodo saranno riproposte le pietanze e le bevande tipiche. «Al circolo si potrà entrare solo da soci – spiega Viola – ad ognuno di loro sarà regalato un volume sulle storie e le leggende di Rignano Garganico, un paese che va conosciuto in tutti i suoi aspetti, anche quello fantastico e legato ad antiche credenze o storie realmente accadute. A disposizione dei soci tanti altri volumi sulla storia locale, che si potranno consultare liberamente. L’atmosfera sarà quella tipica di una grotta, in questo caso Paglicci, che ha restituito reperti preistorici famosi in tutto il mondo e che ha ospitato uno dei più famigerati e crudeli briganti della storia recente italiana, Gabriele Galardi da San Paolo. Scopriremo o riscopriremo la storia alimentare del genere umano, dal Paleolitico Inferiore alla fine dell’Ottocento. Non aggiungiamo altro, diciamo però che sarà un’esperienza di sapori e di saperi sicuramente indimenticabile. La ciliegina sulla torta sarà l’ottimo vino garganico, dauno e pugliese». Presto anche un sito internet e la possibilità di iscriversi al circolo direttamente on line. L’associazione è ubicata nei pressi della Mostra-Museo di Grotta Paglicci. Un modo per tuffarsi nel passato più remoto del Gargano e imparare a costruire gli arnesi da caccia e da lavoro dei paleolitici nostrani, grazie agli esperti del locale laboratorio di archeologia sperimentale.