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Puglia arancione per almeno 15 giorni «L’indice Rt non cala come dovrebbe»

In Puglia è in diminuzione sia il trend dei nuovi casi che quello dei focolai, e la probabilità di una crescita del rischio collegato all’epidemia è giudicata bassa. Tuttavia l’indice Rt «puntuale» è ancora superiore all’unità (seppure di pochissimo, con un valore stimato di 1,08), a segnalare che la situazione resta ancora problema­tica e dunque con una valutazione «alta» dell’impatto dell’epidemia sul territorio (suggerita pure dall’elevato valore dei po­sitivi sul totale dei tamponi diagnostici effettuati): ed è per questo che anche la prossima settimana il ministero della Sa­lute confermerà la zona arancione, con poche possibilità – al momento – che a partire dal 1° febbraio si ritorni in zona gialla.

Il monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità (che sarà ufficializzato stamattina) presenta comunque un quadro in chia­roscuro. Perché alla fascia di impatto «al­ta» fa per la prima volta da contraltare la discesa (valutata a martedì scorso) dell’oc­cupazione dei letti nei reparti di medicina sotto il 40% (le Terapie intensive restano invece sopra la soglia critica del 30%). Ma l’impatto «alto», nello schema di classi­ficazione del rischio, comporta sempre rinserimento in zona arancione: per tor­nare in zona gialla è necessario che «pro­babilità» e-«impatto» scendano entrambi a «molto basso». Al momento invece il «ri­schio» in Puglia viene considerato «mo­derato» (insieme ad altre 10 regione), sep­pur come detto con bassa probabilità di salire verso un rischio maggiore. Anche l’incidenza dell’epidemia (valutata in 389 casi ogni lOOmila abitanti negli ultimi 14 giorni) resta sensibilmente più bassa ri­spetto alla media nazionale, ma non ab­bastanza da poter ritenere spenta la fonte dei contagi.

La Puglia ieri è stata peraltro l’ultima delle sette regioni italiane che ancora superano i mille casi al giorno (1.018 a

fronte di 9.887), dato che comunque va considerato stabile o in lieve diminuzione rispetto al resto della settimana e che – per essere considerato indicativo in senso scientifico – deve essere rapportato alla popolazione. I decessi registrati sono in­vece 31 (9 a Bari, 8 a Lecce, 7 a Foggia e Taranto). Sono invece 54.547 i casi at­tualmente positivi e 56.611 i pazienti gua­riti.

Gli aggiornamenti previsti nella mappa dei colori a partire da domani saranno dunque due. Scenderà in arancione (dalla zona rossa) la Lombardia: si tratterebbe di ima rettifica, perché i dati sull’Rt della scorsa settimana sarebbero stati «sovra­stimati» dall’Iss. Peggiorano invece gli in­dicatori della Sardegna, finora gialla, tanto da comportare la classificazione nella fa­scia superiore. La Lombardia aveva pre­sentato ricorso al Tar, ritenendo incongrua la zona rossa, ricorso che la Regione sta valutando di non ritirare.  

m.s

gazzettamezzogiorno