Ora le carte sono in mano a Vincenzo Spadafora. Il ministro dello Sport è stato chiamato in causa dal presidente della Figc, Gabriele Gravina. Sarà il clima elettorale (per la poltrona più importante di via Gregorio Allegri concorrerà anche il grande capo della Lega Dilettanti, Cosimo Sibilia, candidato unico alle elezioni per la presidenza della LNd del 6 febbraio), sarà la pressione di alcuni Comitati regionali, sarà quel che sarà, ma il numero uno della Federcalcio ha preso carta e penna e scritto al ministro di Afragola, chiedendogli il riconoscimento dell’interesse nazionale dell’Eccellenza e della C1 del fusa. I massimi campionati regionali sono il serbatoio per la Serie D e per la Serie B2, in corso nonostante i morsi del corona virus.
In Puglia, Vito Tisci ha scritto ai club della «Premier League» regionale chiedendo loro di esprimersi. Non un referendum, hanno precisato al Comitato regionale, ma un’indagine conoscitiva. Il termine scade oggi alle 14 e l’impressione in via Pende è che gran parte dei presidenti voglia riprendere l’attività agonistica Ovviamente, sarà necessario applicare il protocollo sanitario vigente in Quarta Serie.
L’Atletico Vieste, per esempio, ha confermato «la volontà di riprendere, appena possibile, l’attività agonistica, magari sottoscrivendo un rigido protocollo sanitario per tutelare la salute dei tesserati. Dobbiamo fare squadra per provare a tornare alla normalità: lo sport è aggregazione e salute e siamo certi che con le giuste precauzioni il ritorno in campo sia possibile».
Oggi si riunisce il Consiglio direttivo pugliese. Che dovrà vagliare i pareri dei club. Il 5 febbraio si riunirà il Consiglio direttivo della Lnd: entro tale data è attesa anche la risposta del Governo. In caso di ripresa, si ritornerebbe immediatamente in campo per gli allenamenti. È plausibile attendersi almeno tre settimane da dedicare alla preparazione atletica. Si potrebbe ricominciare il 7 marzo con i recuperi, il 14 con i campionati. E si potrebbe arrivare fino a metà luglio, con una deroga (scontata) rispetto alla data ultima per concludere la stagione, fissata al 30 giugno. La Puglia (due gironi da 14 e finale secca tra le prime classificate) e le altre regioni che hanno in qualche modo ridotto il numero delle partecipanti ai campionati, sarebbero avvantaggiate. Non ci sarebbero retrocessioni. Improbabile infatti che i campionati inferiori, dalla Promozione alla Terza Categoria, possano riprendere.
Vito Prigigallo