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Questa sera “Alta Marea” / “Piano traffico a Vieste tra aspettative e regole”

La trasmissione realizzata da OndaRadio condotta da Antonio Troia e Antonio Giuffreda questa settimana discuterà del Piano Traffico di Vieste.

 Il tema dell’approfondimento “Piano traffico a Vieste tra aspettative e regole” Oltre ai conduttori saranno ospiti della trasmissione: l’assessore alla Polizia Municipale Saverio Prencipe e il dirigente del settore urbanistico del comune di Vieste l’ing. Antonio Chionchio.
Gli ascoltatori possono interagire con conduttori ed ospiti inviando quesiti o lasciando commento a questo articolo.
La trasmissione andrà in onda alle ore 19,10 di oggi con replica alle ore 10,03 mercoledì 1 ottobre.

 

Il livello di civiltà di un comune si misura anche dalla qualità della sua mobilità interna. Un traffico a misura d’uomo che permetta di coniugare gli interessi, tutti legittimi, degli automobilisti, dei pedoni, dei residenti, degli ospiti, degli operatori economici, nel rispetto dell’ambiente dovrebbe essere l’impegno di ogni amministrazione comunale.
Nel nostro caso, in alcune aeree della città e in determinate fasce orarie, si cominciano a subire gli effetti di un traffico cresciuto a dismisura, non solo nel periodo estivo, che condiziona, nel bene e nel male, la nostra vita. Una situazione aggravata dalle cattive abitudini, di automobilisti e pedoni, che non aiutano a migliorare i livelli di sopportazione di disagi che un po’ tutti sono costretti a subire.
Affrontare seriamente il problema significa operare su più livelli che interessano il sistema delle nostre infrastrutture (quindi dei lavori pubblici), delle abitudini di automobilisti e pedoni, delle esigenze delle attività commerciali ( e quindi delle attività produttive), delle esigenze specifiche soprattutto dei diversamente abili ( quindi dei servizi sociali), del trasporto pubblico.
Io credo che sia oggi necessario fare un salto di qualità per affrontare insieme questi aspetti, lavorando da un lato per costruire nuove infrastrutture ormai necessarie per la nostra città, ma che ha necessariamente tempi lunghi, e dall’altro introducendo da subito quegli elementi di correzione che ci consentano di migliorare la mobilità , l’aria che respiriamo tutti i giorni e, in definitiva, la qualità della nostra vita nel suo complesso
La sensazione che si è avvertita in questi anni è quella di provvedimenti di natura emergenziale adottati al di fuori di una logica di insieme che tenga conto di diversi aspetti della questione . Cambiare il senso di marcia lungo una strada non è cosa di poco conto perché influisce direttamente sull’intero traffico cittadino oltre che sulla qualità della vita. Penso, per esempio, a quanto successo negli ultimi anni in via Tommaseo quando la semplice inversione di marcia per gli autoveicoli, in particolari periodi, ha arrecato gravi danni ai residenti per l’elevato livello di inquinamento acustico ed ambientale dovuto agli scarichi delle auto incolonnate per lungo tempo.
Allo sviluppo urbanistico di questi anni non si è risposto con un piano generale del traffico adeguato alle nuove esigenze di una città che ha esteso in modo considerevole la sua maglia urbana. La stessa presenza di ospiti, e non solo nel periodo estivo, impone di affrontare in termini nuovi la questione. Da qui un approccio pluridisciplinare e plurisettoriale al problema.
Partire dalla ricognizione completa di tutti gli stabili in cui risiedono i diversamente abili per conoscere la situazione attuale e vedere se, per esempio, in una zona esiste una quantità di posti ad essi riservati per la sosta sufficiente è una scelta di civiltà. Rendere permanente, e non cambiare ogni anno il sistema della sosta autorizzata per residenti e non, non disorienta gli utenti. Riorganizzare il sistema parcheggio è strategico per un piano efficiente. La stessa concessione di spazi pubblici per le attività commerciali non può avvenire in deroga alle disposizioni di un piano che deve servire a snellire la mobilità interna..
Sono temi, questi, che non riguardano più un limitato numero di utenti ma che incidono profondamente sulla qualità della vita di una comunità. Per questi motivi l’amministrazione comunale ha l’obbligo di cimentarsi con le difficoltà e gli ostacoli da superare per predisporre un piano del traffico, ormai necessario per la nostra città , mettendo a disposizione l’impegno e le risorse necessarie.

 Antonio Giuffreda