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La Asl lascia gli ispettori a piedi?

La Asl di Foggia lascia gli ispettori a piedi, non rendendo loro disponibile le auto di servizio necessarie ai controlli sanitari nei cantieri e nelle aziende. E’, in sostanza, quanto denunciano, in una lettera inviata oltre che alla Asl anche alle Procure di Foggia e Lucera, 80 tecnici della prevenzione (questa è la qualifica degli ispettori) della Asl. I quali fanno sapere di “non essere più disponibili all’uso del proprio mezzo privato per attività inerenti allo svolgimento dei compiti di servizio assegnati. Pertanto, nello spirito di abnegazione ed attaccamento alla propria attività lavorativa che ha sempre contraddistinto sino ad oggi il nostro operato, comunichiamo, al fine di non creare disguidi nell’immediato, di garantire per un periodo di ulteriori trenta giorni l’uso del nostro mezzo privato, al fine di consentire all’amministrazione della Asl il tempo necessario per adoperarsi a soluzioni alternative per sopperire al mancato uso dei mezzi privati dei dipendenti”.La protesta degli ispettori nasce evidentemente dal fatto che la Asl ha sospeso loro le indennità per l’utilizzo dei mezzi privati, oltre che per il mancato pagamento delle stesse da gennaio fino ad oggi. Tanto che gli stessi ispettori chiedono alla Asl di conoscere “le motivazioni che hanno portato alla sospensione di tali indennità senza alcun preavviso ai dipendenti e organizzazioni sindacali nella più completa indifferenza e rispetto”. Le conseguenze della sospensione del servizio possono essere rilevanti, se si pensa alla rilevanza delle ispezioni nei cantieri e sui prodotti alimentari di largo consumo. Per questo nella nota inviata anche alla Magistratura è specificato che “il personale ispettivo declina ogni responsabilità di carattere civile e penale per eventuali disservizi che potranno verificarsi”.