È «salvo» il Piano casa pugliese: è stata approvata all’unanimità la proposta di legge, a firma Fabiano Amati (Pd), di modifica alla legge regionale a sostegno dell’attività edilizia che aveva l’obiettivo di salvare la proroga al 31 dicembre 2021 dopo alcuni rilievi del Mibact. L’Aula ha proceduto all’abrogazione di una singola disposizione per evitare il contenzioso. Amati ha evidenziato il fatto che il Piano casa rappresenta la «conferma delle politiche fondate sull’ecoedilizia, in quanto solo così si evita di consumare suolo ed è da intendere come uno strumento di economia ad elevato tasso di rendimento». Aggiungendo poi polemicamente: «Perché ogni volta che si parla di proroga si apre un dibattito ostile? Mistero». A questa proposta di modifica sono stati presentati due emendamenti dal capogruppo di FI, Stefano Lacatena, sui quali il governo si espresso negativamente, trovando però condivisione nella maggioranza. Alla fine, però, Lacatena ha accettato di ritirare gli emendamenti con la promessa di un nuovo intervento legislativo: «Pensare alla riqualificazione urbana del territorio contro le speculazioni edilizie e a beneficio esclusivo della comunità pugliese: è questo l’obiettivo dell’emendamento alla legge sul Piano Casa che abbiamo presentato in Consiglio regionale – spiega quest’ultimo -. deputati Alberto Losacco e Mauro D’Attis, interlocutori dei ministri Dario Franceschini e Maristella Gelmini, ha posto in essere un confronto fondato sulla leale collaborazione per giungere al ritiro del ricorso presentato dal Governo nazionale avverso la legge di proroga del Piano casa. Il lavoro – conclude – ha finalmente trovato ieri giudizio unanime».
L’abbiamo ritirata, assecondando la richiesta di approfondimenti della maggioranza, ma la ripresenteremo nelle prossime ore come testo di legge».
Da parte sua, Amati ringrazia quanti lo hanno assistito nel percorso: «Un gruppo di lavoro qomposto da me, dal collega Filippo Caracciolo, dalla Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, dai deputati Alberto Losacco e Mauro D’Attis, interlocutori dei ministri Dario Franceschini e Maristella Gelmini, ha posto in essere un confronto fondato sulla leale collaborazione per giungere al ritiro del ricorso presentato dal Governo nazionale avverso la legge di proroga del Piano casa. Il lavoro – conclude – ha finalmente trovato ieri giudizio unanime»