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REGIONE/ LOCKDOWN FESTIVO, TROVATA L’INTESA. EMILIANO OGGI FIRMA L’ORDINANZA. PUGLIA BLINDATA FINO A PASQUETTA.

Pasqua blindata: l’intesa con gli enti locali e le parti so­ciali è stata raggiunta. Oggi pomeriggio il presidente Mi­chele Emiliano firmerà l’ordi­nanza con cui rafforzare la zo­na rossa fino al giorno di Pasquetta (5 aprile). La linea espressa dai sindaci e dai pre­sidenti di provincia è passata: previsto lo stop di tutti gli esercizi nelle prossime gior­nate di festa, chiusura antici­pata dei negozi, celebrazioni dei riti pasquali a porte chiuse nelle Chiese, spostamenti nel­le seconde case consentiti so­lo nel proprio Comune. Ogni sindaco, poi, vedrà come or­ganizzarsi per ridurre le visite ai cimiteri e per l’asporto dai ristoranti.

Emiliano ha incontrato (in videoconferenza) prima gli enti locali (Anci, province, co­muni capoluoghi), poi asso­ciazioni di categoria e sinda­cati. L’ordinanza sarà scritta stamattina ed emanata nel po­meriggio. Si cerca di dettaglia­re al meglio le norme per con­temperare due esigenze: evi­tare inutili sacrifici ma scon­giurare assembramenti e contatti tra le persone. Nella prima seduta le ragio­ni degli enti locali sono state illustrate da Domenico Vitto (Anci) e Stefano Minerva (Upi). Nella seconda sessione sono intervenute tutte le asso­ciazioni datoriali (da Confindustria a Legacoop, da Confcommercio a Cna) oltre a Cgil, Cisl, Uil. Le anticipazioni della vigilia sono confermate. L’ordinan­za, salvo modifiche dell’ulti­mo momento, prevederà la chiusura di tutti gli esercizi commerciali nella giornata delle Palme, a Pasqua e Pasquetta: i negozi alimentari che vorranno, però, potranno organizzarsi per le consegne a domicilio. A partire dalla data indicata nell’ordinanza, forse da sabato, tutti i negozi di be­ni non essenziali (computer, articoli per bambini, ferra­menta) dovranno chiudere al­le 18. Gli alimentari e le farma­cie più tardi, alle 20.

Sarà vietato spostarsi nelle seconde case, a meno che l’immobile non si trovi nelmedesimo Comune di resi­denza (come case di campa­gna o al mare).

Emiliano stamattina pren­derà accordi con la Cep (con­ferenza episcopale pugliese) per vietare la presenza dei fe­deli ai riti della Settimana san­ta: il divieto dovrebbe valere dalla domenica delle Palme fi­no a Pasqua, comprendendo i riti suggestivi del Triduo pa­squale, giovedì venerdì e saba­to santo.

Nessun riferimento nell’or­dinanza ci sarà per ridurre gli ingressi per le visite ai cimite­ri. Il tema è assai avvertito da alcuni sindaci. Si è concordato di lasciare le decisioni a ogni singolo Comune. Stessa deci­sione per l’asporto dai risto­ranti, permesso dal decreto del governo nelle zone rosse. Diversi sindaci avrebbero vo­luto che fosse consentito sol­tanto con modalità drivethrough: cioè con la prenota­zione telefonica e il ritiro re­stando in auto. Anche qui ogni sindaco deciderà autonomamente, ma l’ordinanza conterrà una «raccomanda­zione» ad utilizzare questa modalità. Un invito sarà rivol­to ai gestori dei supermercati perché dispongano ingressi contingentati. Un’altra esorta­zione sarà rivolta alle ammini­strazioni pubbliche perché fa­voriscano il lavoro da casa per il maggior numero possibile di dipendenti. «Da parte no­stra – commenta il segretario della Cgil, Pino Gesmundo – continuiamo a chiedere alle istituzioni attività di controllo sui luoghi di lavoro e contro gli assembramenti».

Quello che succederà dopo la Pasquetta non si riesce a prevedere. 1 contagi e i ricoveri sono sempre alti. Ma si spera che la zona rossa, ulterior­mente rafforzata, produca ef­fetti positivi. «È impossibile – commenta l’assessore alla sa­lute Pier Luigi Lopalco – fare previsioni che vadano oltre il 6 aprile. Per ora sappiamo co­sa fare questa settimana e la prossima, fino alle vacanze di Pasqua. Aspettiamo pure di sapere cosa dice il governo».

 

Francesco Strippoli

corrieremezzogiorno